Zampettando fra i meravigliosi panorami delle Pale di San Martino
Un dog trekking di lunghezza media e non difficile che ci porta nella splendida Val Venegia, fino al panorama unico al mondo sulle Pale di San Martino da Baita Segantini.
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Itinerario: PASSO ROLLE-MALGA JURIBELLO-MALGA VENEGIA-MALGA VENEGIOTA-BAITA SEGANTINI-CAPANNA CERVINO-PASSO ROLLE
Dog trekking da noi svolto più volte in tutte le stagioni e con alcune varianti. In questo caso l’itinerario descritto è stato effettuato a fine giugno ( foto delle diverse stagioni in cui abbiamo effettuato il percorso)
Partenza/Arrivo: Passo Rolle (1984 mt)
Punto più alto:Baita Segantini ( 2170 mt)
Percorrenza: 4 ore abbondanti di cammino puro + pause
Dislivello: circa 500 mt (salita)
Lunghezza: circa 15 km
Segnavia: indicazioni scritte per Malga Juribello, poi per Malga Venegia e dunque per Baita Segantini e Passo Rolle, nonostante in alcuni punti non ottimamente segnalato
Difficoltà umano: E
Difficolta dog trekker: media
Le nostre zampe calpesteranno: terra e ghiaia
Acqua: presente in tutta la Val Venegia lungo il Travignolo, dove si trovano diversi punti per poter accedere. Come sempre ognuno decide se il proprio cane può bere dalla natura.
Ombra: nel tratto a scendere da Malga Juribello e Malga Venegia e parziale fino a Malga Venegiota
Stagionalità: primavera-estate-autunno-inverno ( verificare sempre con gli organi preposti la fattibilità)
Rifugi: Baita Segantini – Malga Juribello – Malga Venegia – Malga Venegiota (verificare sempre i periodi di apertura in base alle stagioni)
Il nostro umano deve sapere che: si tratta di un dog trekking senza particolari ostacoli o superfici difficili che si snoda in un ambiente di grande pregio naturalistico. Il tratto che scende da Malga Juribello a Malga Venegia presenta una discesa ripida e stretta, a volte con fondo un po’ scivoloso. Ci sono punti molto stretti in un paio di curve ( bisogna quasi mettere un piede in fila all’altro) dove il ripidissimo pendio che rimane sulla sinistra può fare un po’ effetto ( non ci sono corde di ausilio per tenersi), quindi prestare attenzione anche nella conduzione del nostro dog trekker (in caso di neve o ghiaccio molta attenzione e ovviamente attrezzatura adeguata come ramponcini, noi comunque l’abbiamo percorsa senza problematiche con i giusti comandi ai dog trekker). Nella stagione del pascolo ci saranno diversi incontri con le mucche e vitelli per cui è necessario che il dog trekker non li infastidisca. Eccetto la discesa da Malga Juribello a Malga Venegia ( dove non ne abbiamo mai incontrati ma non è detto che non venga comunque praticata poichè delle tracce le abbiamo viste) , tutto il percorso è frequentato da bikers quando non c’è neve e da sci-alpinisti quando ce n’è per cui, nonostante sia obbligatorio, ricordo: rigorosamente dog trekker al guinzaglio onde evitare spiacevoli incidenti e per la sicurezza di tutti!
Le Pale di San Martino : ogni volta è come fosse la prima..
Abbiamo parcheggiato nel grande parcheggio del Passo Rolle, proprio alle pendici delle Pale di San Martino (si può anche parcheggiare nel parcheggio più piccolo appena passato il Passo Rolle che rimane sulla destra lungo il primo tornante in discesa verso San Martino di Castrozza).
All’altezza della casa cantoniera che troverete alla vostra destra guardando le Pale di San Martino, vedrete sulla sinistra, attraversando la strada, una panchina prima della quale sale un sentiero di terra; siamo risaliti sul dosso erboso con splendida vista sulle Pale di San Martino e, nel giro di un quarto d’ora arriviamo, scendendo di qualche metro, al crocevia per Malga Juribello (dalla destra arriva la carrareccia dal parcheggio più piccolo appena passato il Passo Rolle).
Da dove arriviamo noi svoltiamo praticamente a sinistra, su carrareccia in ghiaia che scende leggermente per poi rimanere pianeggiante per quasi tutto il tragitto ( splendido panorama davanti a noi, mentre sulla destra abbiamo le pendici del Castellazzo) fino a Malga Juribello ( una mezz’oretta dal crocevia) dove c’è un’altra leggera discesa. Noi non arriviamo a toccare Malga Juribello, in realtà deviamo qualche decina di metri prima, sulla destra, dove il sentiero si fa più stretto e si addentra nel bosco di pini e larici.
Un punto del dog trek dove fare un pò di attenzione…
Inizia una discesa di circa tre quarti d’ora. Una discesa ripida e stretta, dove se si incontra qualcuno bisogna necessariamente farsi da parte per poter passare uno alla volta. Il sentiero fa un paio di tornanti dove bisogna prestare un po’ di attenzione perché il pendio della montagna in questi brevi punti è molto ripido e il sentiero da noi percorso lo taglia di traverso; il pendio che rimane alla nostra sinistra in questi punti sembra proprio uno strapiombo anche perché qui qualche frana ha portato via la vegetazione e dunque è molto evidente che si è quasi formato un canalone di terra nel bosco.
Continuiamo la discesa…e il nostro trekking alle pendici delle Pale di San Martino!
Il percorso continua in discesa senza particolari difficoltà e arriviamo ad un pianoro dall’atmosfera talmente fiabesca che si ha la sensazione che qualche misteriosa creatura del bosco ci stia osservando…Qui scorre il Travignolo, con le sue acque cristalline che gorgogliano allegramente.
Ci fermiamo per una piccola pausa rinfresca-zampe e un paio di giochi con bocconcino goloso, poi ripartiamo per il nostro dog trek. Attraversiamo il verde pascolo dove ci sono le mucche di Malga Venegia che ci osservano placide e tranquille fino alla carrareccia che percorre tutta la Val Venegia. Una volta alla carrareccia noi prendiamo la direzione destra, verso Malga Venegiota che raggiungeremo in una mezz’oretta.
Siamo nel cuore della Val Venegia, la strada è di terra battuta misto ghiaia fine, pianeggiante e larga. Se fino ad ora non abbiamo incontrato che un paio di persone, su questo tratto oggi c’è molta gente. Questo tratto lo abbiamo percorso più volte in varie stagioni per i nostri dog trekking abbiamo goduto di atmosfere decisamente differenti, ma ci rendiamo conto che oggi siamo in un week end di fine giugno e le Pale di San Martino sono uniche al mondo..
Ora la strada si alza dolcemente e si arriva alla Malga Venegiota che, come sempre, si distingue per la sua bellezza architettonica oltre che per la sua posizione dominante sul bucolico pianoro sottostante attraversato dal Travignolo che in questo punto rimane distante dalla carrareccia.
Il dog trekking prosegue alle pendici delle Pale di San Martino
Una piccola e veloce pausa e continuiamo in dolce salita qualche facile e ampio tornante attraversando un tratto di sentiero con ghiaia un pò più grossa che ci porterà, sempre su percorso largo e comodo, ancora più sotto le Pale di San Martino. Si apre davanti a noi un pianoro che a mio parere è fra i più belli in assoluto delle Dolomiti. Un paesaggio che sembra finto tanto è bello e l’occhio non sa più davvero dove guardare.
Attraversiamo questo tratto con il cuore gonfio di bellezza e di pace. Le alte cime delle Pale sovrastano il nostro zampettare a passo corto e lento, accompagnato sempre da stupore e meraviglia.
Ad un tratto passiamo sopra un ponticello sotto il quale scorre il Travignolo che abbiamo riavvicinato; qui è un torrentello praticamente appena nato e deviamo sull’erba per goderci il panorama e l’ambiente unico, rinfrescando ancora una volta lingua e zampette. Ci riposiamo qualche minuto prima di ripartire per il nostro trekking.
Zampettando verso Baita Segantini..
Ripartiamo proseguendo in dolce salita che poi man mano, anche se sempre su carrareccia larga e comoda, si alza più ripida ma mai impegnativa con ampi zig zag fino a Baita Segantini da cui si può godere uno dei più bei panorami sulle Pale di San Martino. Pian piano che ci si alza il panorama è sempre più grandioso, emozionante ed entusiasmante.. questo dog trekking è sempre uno di quelli che teniamo nel “mazzo di cuori”. Non solo lo spettacolo delle Pale che si rivelano ancora più maestose, ma anche la vista su tutto il pianoro della Val Venegia che abbiamo percorso è incredibile.. sembra una mappa dal vivo e ci divertiamo a individuare dove ci siamo fermati, dove c’erano le mucche, dove, dove , dove…
Arriviamo a Baita Segantini ( circa un’ora e un quarto da Malga Venegiota) e, come sempre, non possiamo rinunciare a salire un po’ il pendio e gustarci l’interezza di questo grandioso panorama.. il Cimon de la Pala si staglia come una lama nel cielo e da qui lo sguardo va a sinistra accarezzando la Cima Vezzana, il Campanile Travignolo e la Cima dei Bureloni fino al Mulaz..uno spettacolo che ogni volta che lo ammiri è come fosse la prima!
Il dog trekking volge al termine....
Oggi c’è molta gente, per cui ripartiamo per Passo Rolle, seguendo la carrareccia in discesa e tagliando per i sentieri lungo i pendii erbosi, che ci regalano bellissime vedute sulla Cavallazza e il Lagorai. Passiamo Capanna Cervino scendendo al crocevia in cui avevamo girato a sinistra questa mattina; adesso andiamo dritti risalendo di qualche metro il dosso erboso che ci riporterà a Passo Rolle. ( circa un’ora da Baita Segantini)
Il tramonto sulle Pale di San Martino ci aspetta e noi non mancheremo!
Kalipè a tutti!