RIFUGIO VOLPI AL MULAZ: DOG TREK & HIKE GRANDIOSO

Scritto da Anna Faldi

Annusare la magnificienza delle Pale di San Martino

Un trekking che progettavamo da tempo: nel cuore delle Pale di San Martino! Non solo Patrimonio Unesco, ma probabilmente uno dei gruppi montuosi più belli al mondo, ci ha conquistato con la maestosità ed l’austera eleganza dei suoi ambienti.

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Itinerario: PASSO ROLLE – CAPANNA CERVINO-BAITA SEGANTINI- RIFUGIO VOLPI AL MULAZ -BAITA SEGANTINI- CAPANNA CERVINO – PASSO ROLLE

Itinerario effettuato a fine giugno, in una giornata ottimale fra sole e nuvole alte in assenza di vento.

Partenza/Arrivo: Passo Rolle/Passo Rolle  (1984 mt)

Punto più alto: Passo del Mulaz (2619 mt)

Percorrenza: circa 7 ore a/r + pause

Dislivello: circa 1100 metri in salita ( considerata la risalita a Baita Segantini al ritorno e il dosso erboso in partenza e arrivo al parcheggio grande di Passo Rolle)

Lunghezza: circa 17 km a/r

Segnavia: ben segnalato e di facile traccia. Sentiero per Baita Segantini e sentiero n. 710

Difficoltà umano: EE

Difficolta dog trekker: molto impegnativo  

Le nostre zampe calpesteranno: ghiaia, terriccio, roccia

Acqua: praticamente assente, nei pochi punti presenti, come sempre ognuno decide se far bere il proprio cane o no.

Ombra: parzialmente al mattino, poi assente

Stagionalità: da giugno a ottobre ( come sempre verificare con gli organi preposti le condizioni del sentiero)

Rifugi: Capanna Cervino – Baita Segantini – Rifugio Volpi al Mulaz ( verificare periodi di apertura)

Il nostro umano deve sapere che: questo dog trekking è molto impegnativo e anche il dog trekker deve essere allenato. La salita è costante e talvolta ripida e non ci sono pianori dove prendere fiato se non alle sorgenti del torrente Travignolo. Il sentiero  in alcuni punti è stretto e possono esserci tratti leggermente esposti. Per questo dog trekking dobbiamo essere veramente affiatati e il dog trekker deve avere un buon livello di obbedienza al conduttore. Per il dog trekker ci saranno dei tratti dove sarà inevitabile compiere dei salti consecutivi.

Pronti, partenza, zampe in spalla!

Abbiamo parcheggiato nel grande parcheggio del Passo Rolle (si può anche parcheggiare nel parcheggio più piccolo appena passato il Passo Rolle che rimane sulla destra lungo il primo tornante in discesa in direzione di San Martino di Castrozza). All’altezza della casa cantoniera che troverete alla vostra destra guardando le Pale, vedrete sulla sinistra, attraversando la strada, una panchina prima della quale sale un sentiero di terra.

Imbocchiamo questo percorso che risalendo un dosso prativo, ci regala già una bellissima vista sulle Pale e ci permette di preriscaldare le zampe! Nel giro di un quarto d’ora arriviamo, scendendo di qualche metro, al crocevia per Baita Segantini (dalla destra arriva la carrareccia dal parcheggio più piccolo appena passato il Passo Rolle).

Procediamo seguendo l’indicazione facile e intuitiva su carrareccia larga e comoda, Passiamo Capanna Cervino e proseguiamo sempre per Baita Segantini dove arriviamo dopo circa mezz’ora dal crocevia. Abbiamo scelto questa giornata sapendo che il cielo oggi non sarà blu; per noi dog trekker, le giornate estive dove le nuvole e il sole continuano a rincorrersi e a giocare fra loro sono le migliori perchè avremo ombra anche su sentieri dove di ombra non ce ne sarebbe..

Trekking in discesa.. ma non troppo!

A Baita Segantini l’atmosfera è surreale perché non c’è ancora nessuno in giro ( sono circa le 8.30). La Segantini è sempre inconfondibile con il Cimon de la Pala che le fa da sfondo. Seguiamo da qui del sentiero n. 710. La strada è ancora carrareccia, quindi larga e comoda e il Cimon de la Pala, la Cima Vezzana e la Cima dei Bureloni ci fanno compagnia mentre si scendono tutti i tornanti perdendo un po’ di quota fino ad incontrare la deviazione a destra per il Rif. Volpi al Mulaz ..

In ambiente prativo dove tutto sembra una fiaba si attraversa un vivace torrentello (assolutamente non profondo) che non è altro che il Travignolo appena nato dalle rocce! I dog trekker rinfrescano zampe e lingua, fanno due corsette su morbido prato ed è ora di ripartire.

mulaz

Il vero trekking ha inizio

Lasciamo la spensieratezza della sorgente del Travignolo e prendiamo concentrazione, perché da adesso fino alla meta la salita sarà costante e impegnativa. Attraversiamo una prima zona con bassa vegetazione e qualche larice in salita dolce, poi man mano il sentiero si fa più ripido e stretto, zigzagando in alcuni punti mentre la vegetazione si dirada velocemente. Nel giro di poco tempo ci siamo già alzati parecchio e, sempre  sovrastati dalle imponenti pareti rocciose, la vista meravigliosa si apre su tutta la Val Venegia, da pian dei Casoni fino a Baita Segantini sembra una grandiosa miniatura!

Proseguiamo sempre in salita, mano mano il sentiero si fa sempre più ghiaioso e roccioso. Incontriamo dei punti dove ci sono delle funi per ausilio; il sentiero seppur stretto è agevole e non particolarmente esposto anche se un po’ di attenzione è sempre necessaria, soprattutto per non far scivolare qualche sasso più a valle ( cosa molto importante a cui fare caso quando si conducono cani in montagna perché noi possiamo capire se il terreno è più cedevole, i dog trekker non lo capiscono e dunque è nostra responsabilità condurli senza produrre situazioni pericolose).

Proseguiamo fino a che pian piano anche le ultime chiazze prative ci abbandonano e ci troviamo a risalire un a conca che sembra un ampio ghiaione con qualche piccolo passaggio su neve ( nulla di impegnativo e su sentiero già ben battuto) e in alcuni punti dei tronchi fissati alla roccia che servono per “tenere” il sentiero. Saliamo degli ampissimi zig zag fino ad arrivare al bivio del sentiero Quinto Scalet dove noi ci dirigeremo a destra (arriviamo qui dopo circa due ore e mezza di cammino da Passo Rolle). Saliamo sempre, passando sotto a bastionate imponenti; il Passo Mulaz è sempre più vicino e siamo sempre più storditi dalla bellezza di tutto quanto ci circonda. L’ambiente è severo ed elegantemente austero, oramai siamo proprio nel cuore di questo trekking, siamo in uno dei cuori delle Pale di San Martino!

Arriviamo al Passo del Mulaz.. siamo quasi al rifugio!

Arrivati al Passo Mulaz, mi fermo per scattare qualche foto poi avremo ancora qualche minuto per raggiungere la meta, il Rifugio Mulaz! Finalmente, dopo circa tre ore e mezza di cammino da Passo Rolle, ci siamo! Cambio di maglia veloce ( fa freschino!!) e facciamo una pausa bocconcino a qualche metro dal rifugio, gustando più il panorama di queste incredibili cime dolomitiche così vicine a noi che lo spuntino in sè. Andrea va a prendere due fantastiche fette di torta al cioccolato! Scarto lo spuntino dei dog trekker che ovviamente divorano alla velocità della luce e riporto i piatti al rifugio. Piano piano ci prepariamo per la via del ritorno.

Mentre mi riallaccio gli scarponi, preparo i dog trekker e mi rinfilo lo zaino, osservo ancora incredula l’imponenza e i meravigliosi profili di ogni singola parete con le sue verticalità e la sua sagoma. Sono davvero felice di essere finalmente riuscita a fare questo trekking; era qualche anno che annusavamo di farlo, ma purtroppo senza mai riuscirvi.

Salutiamo il Rif. Mulaz…

La discesa avviene per la stessa via di arrivo e, come la salita, è sempre costante e ogni tanto impone attenzione, senza mai particolari pericoli o patemi.

Piano piano ci avviciniamo alle sorgenti del Travignolo e notiamo che alla Segantini sta salendo molta gente.. ci fermiamo per una pausa nel bosco e poi di nuovo al torrente dove i dog trekker si rinfrescano e li lasciamo giocare un po’ per premiarli della loro bravura e obbedienza durante tutte le ore di marcia. Ci riposiamo qualche minuto, vedendoli ancora pieni di energie.. giocano , saltano e si rincorrono! L’allenamento costante è ciò che li fa essere così in forma!

Ripartiamo e facciamo l’ultimo sforzo zampettando in salita sulla carrareccia risalendo i tornanti che ci riportano a Baita Segantini. Qui le risate degli escursionisti e il rumore di piatti che vanno e vengono a tutte le ore creano un’atmosfera di gradevole e allegra convivialità. Abbiamo molte foto delle Pale che si specchiano nel laghetto della Segantini, ma ogni volta che ci passiamo non sappiamo resistere e quindi…click!

Ripartiamo per Passo Rolle, sempre sulla carrareccia che ci conduce dapprima a Capanna Cervino, poi scendendo ancora al crocevia dove imbocchiamo il sentiero da cui siamo arrivati, che ci fa fare gli ultimi dieci minuti scarsi di salita sul sentiero di terra ed erba per poi ridiscendere al parcheggio.

Il nostro trekking si conclude, ma continuerà per sempre nei nostri cinque cuori, tre code e sedici zampe!

Kalipè a tutti!

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